La letteratura è piena di storie che raccontano vicende familiari. Prendi due grandi classici come I fratelli Karamazov o I Giardini dell’Eden, oppure due romanzi recenti come Prima di Noi di Giorgio Fontana o I Leoni di Sicilia di Stefania Auci. In ognuno di questi la famiglia è al centro: conflitto, amore, odio, tradimento, rivalsa. È da lì che nasce ogni forma d’arte, come testimoniano teatro e cinema.
Un regista che ha basato la sua carriera sul racconto familiare è Gabriele Muccino. Bravo (quanto basta), folle (fino a sembrare credibile), violento (per differenziarsi dalle commedie). I suoi film sono ormai riconoscibili. Nelle sue storie si assiste all’angoscia dei protagonisti, si vive il dramma che ogni personaggio porta con sé, perché secondo lui tutti noi portiamo dentro un vulcano pronto ad esplodere.
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