A chi compra online, consuma pasti nei locali, guarda film e ascolta dischi, legge libri e viaggia, e poi… giudica.
Al consumatore medio, che vive la vita dispensando giudizi su ogni cosa: passa dall’essere critico culinario a regista televisivo; stronca opere letterarie scrivendo qual è con l’apostrofo; offende il proprietario di una paninoteca perché gli ha servito un cartoccio dimenticando la salsa rosa che gli aveva chiesto.
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