Salvatore Giambelluca

Il Giovane Montalbano

Senza particolari entusiasmi mi sento di dire che Michele Riondino nei panni de Il Giovane Montalbano è superbo. Dalla prima all’ultima scena. Da quando ha la testa appoggiata al volante di una Fiat Tipo sino alla scena finale fatta di mezzi sguardi e mezze parole dette in un siciliano intimo, come se fosse la lingua che parlava da ragazzino. Riondino è giusto, è nel ruolo, è il personaggio. Ha la camminata, la talìata, la smorfia. Senza apparire mai una macchietta. Guardandolo non pensi al Montalbano di Zingaretti, ma semmai a Camilleri, alla penna da dove è iniziato tutto. Riondino è la faccia di quella penna, di quei pensieri, senza esagerare, senza teatralità, o meglio dire con la teatralità intrìnseca del personaggio, portandoci a immaginare che possa essere realmente lui il punto di partenza.

Creo cose per internet, fotografo mari e monti, leggo e scrivo storie.