Ieri è uscito nei cinema il primo lungometraggio di Pif: La mafia uccide solo d’estate.
Oggi ne scrivo su Senzaudio. Date un’occhiata e ditemi cosa ne pensate.
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Ieri è uscito nei cinema il primo lungometraggio di Pif: La mafia uccide solo d’estate.
Oggi ne scrivo su Senzaudio. Date un’occhiata e ditemi cosa ne pensate.
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Antipatici. Ladri. Snob. Permalosi.
Ma sempre un passo avanti.
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[Cose che fanno la storia]
Quel bravo ragazzo di Pharrell Williams ha messo online il videoclip della sua nuova canzone, Happy: dura 24 ore. Sì, avete capito bene. Non 24 minuti, 24 ore. Un giorno intero. E’ il videoclip più lungo della storia musicale.
Se volete dargli un’occhiata lo trovate qui.
p.s. Sì, la canzone mi piace.
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Salve gente. Come state? Io sono alle prese col cambio di stagione. Un po’ in ritardo, lo ammetto, ma il freddo è arrivato solo ora qui, in bassa terronia.
Vi prendo solo due minuti, per informarvi di una novità che riguarda il romanzo dell’anno. No, non sto parlando di Fabio Volo. Più su (cosa sono queste risate in sottofondo? Eh? Vi sento, state attenti). Ebbene, da oggi non avete più nessuna scusa per non avere Il tempo di un sorriso nella vostra libreria, perché nei magazzini di Amazon sono arrivate le copie di carta. Lo so che i nostalgici della carta aspettavano questo momento con trepidazione (ancora con ‘ste risate). Il prezzo di copertina è di 10,29 €. Il libro viene spedito e consegnato da Amazon in meno di una settimana, ed è possibile fare anche la confezione regalo, quindi per Natale siete apposto. 😀
Cos’altro dire. Tornando seri. Ormai è passato più di un mese dalla sua uscita. Vi ho già ringraziato uno ad uno per le vostre recensioni, per i vostri feedback, e non mi stancherò mai di farlo. A proposito di recensioni, ci tenevo a dirvi che se non vi annoia troppo e se lo ritenete opportuno potreste recensire e votare il libro proprio su Amazon, ché la vostra opinione è preziosa. Ve ne sarei doppiamente grato. Tornando al libro, nelle prossime settimane scriverò qualcosa in più, ora torno al cambio di stagione, ho un cappotto che mi aspetta.
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Oggi su Senzaudio scrivo riguardo al buonismo banale di Fabio Fazio. Andate, leggete e ditemi la vostra.
Non mi piace parlare di televisione, trovo che parlare di televisione sia un mestiere, e non è il mio. Oggi però tento di riflettere ed esprimere un’opinione su un programma televisivo “intoccabile” per uno zoccolo di italiani: Che tempo che fa, di Fabio Fazio. Vorrei capire perché secondo molti è considerato uno dei punti fermi – o di arrivo – della televisione italiana. Vorrei capire perché per uno scrittore (o personaggio pubblico) l’intervista di Fazio significhi molto, magari grazie anche all’aiuto di chi ne sa più di me. E non menzionatemi l’auditel, non vale. Continua a leggere…