Anch’io l’altra sera ho visto la gara di tennis tra Sinner e Djokovic. Non seguo il tennis, tra pallacanestro e calcio non ho spazio per un altro sport. Però un ragazzo italiano sfidava il numero uno al mondo e non si poteva ignorare. La partita è durata più di tre ore ed è stata bellissima.
Osservando Sinner giocare e vincere, pensavo a come l’altoatesino fosse il mio ideale di campione: non una parola per tutta la gara (a differenza dell’avversario), non ha fatto scenate patetiche e nella dichiarazione dopo partita ha dimostrato un’umiltà che anche un quarto avrebbe compensato quella dell’intera popolazione italiana che affolla i social con la propria mitomania.
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