Viviamo un tempo dove la comunicazione è parte sostanziale. Passiamo giornate a commentare e condividere storie. Le notizie vivono attraverso i rimbalzi che gli esperti chiamano viralità, una parola poco piacevole ma che rende al meglio l’idea, specie oggi.
Come imparare bene l’inglese
Da circa un mese scrivo un blog in inglese. Sono brevi post dal tempo di lettura di 1 minuto.
Ho iniziato a scrivere in inglese dopo che a gennaio di quest’anno ho ripreso a studiare la lingua. «La voglio conoscere bene», ho detto a Laura durante una cena, «non mi basta più conoscere due parole da mettere in fila, voglio approfondirla, voglio poter leggere il New Yorker e capire tutto».
La luce migliore
L’unica cosa bella dell’ora solare è che le sette del mattino in Sicilia sono le più belle del mondo. Il sole è più luminoso che caldo, nell’aria si respira un profumo indefinito che solo l’autunno è in grado di offrire. Non fa freddo, fa giusto. Sei vestito quanto basta per stare bene. Puoi passeggiare in campagna, in città, vicino al mare. Al massimo puoi incontrare il vento, che di solito quello ha un brutto carattere ma se impari a conoscerlo sai come prenderlo.
Ieri su Madonie Press c’era un bell’articolo che parlava de La Rocca di Carta, c’è tutt’ora, insieme ad un piccolo racconto da me scritto ispirato al romanzo, una sorta di «spin off» come direbbero oggi gli esperti, «un continuo» direbbe invece mia madre. Intanto io continuo a leggere i vostri commenti che arrivano, posto tre pezzetti qui sotto che mi hanno fatto rizzare i peli delle braccia.
La Rocca di Carta alla radio
Venerdì scorso ero alla radio per presentare La Rocca di Carta. Era la prima volta che parlavo in un microfono, in diretta, nonostante ciò è stato è bellissimo e ringrazio Giacomo Maniaci per l’invito, anzi mi scuso con lui e con gli ascoltatori se in alcuni frangenti sembravo andare fuoristrada, colpa dell’emozione: la radio per me rappresenta il primo amore.
Pubblico qui sotto l’intero intervento per coloro che volessero sapere com’è nata l’idea del romanzo e «perché Cefalù?». Nel frattempo continuate a mandarmi le vostre opinioni riguardo al libro, giuro che le leggo tutte, le più belle le stampo e le appendo per casa.
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In risposta a chi volta le spalle alla libertà: #iostoconGabriele
Della triste e incredibile vicenda che riguarda il sequestro di Gabriele Del Grande da parte delle autorità turche, mi sconvolge l’opinione espressa dalla maggior parte di fomentatori d’odio che passa il prezioso tempo a loro disposizione per sputare abominevoli idiozie su internet.
I commenti riguardo a Gabriele sono di una cattiveria inaudita, oltre che di un’ignoranza che tocca vette sempre più elevate.