Ieri è stata la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. È bene mettere il tema al centro del dibattito, poiché è una lotta tesa a scardinare un contesto sociale, culturale e politico basato sul patriarcato.
Eppure ho letto ancora molte – troppe – frasi poco intelligenti, anche da parte delle donne, del tipo; rispetta la donna perché ti ha dato la vita”. Non sono d’accordo, non bisogna rispettare la donna solo per la possibilità di procreare.
Si è donna a prescindere dall’essere madri, si è donna a prescindere se si ama un uomo o una donna. Sì è donna anche da sole.
Non può esserci femminismo senza la consapevolezza della lotta a rendere esigibili i diritti di tutte e di tutti. La politica che perseguiamo è trasformativa dei parametri su cui si fonda la nostra società. Pertanto bisogna battersi contro il maschilismo, il razzismo, il classismo, l’omofobia e la guerra.
La storia viene narrata dalle persone, come dalle persone vengono scritte le leggi. Se a partire dalla storia si costruisce il presente e il futuro, abbiamo il dovere di parteggiare, prendere parte e migliorare quotidianamente la condizione di vita di tutti.