Oggi ti scrivo di un libro che ho letto di recente. Una storia che parla di nascita, crescita, famiglia, amore, morte. L’autrice si chiama Alessandra Carati. Non la conoscevo, ringrazio Laura che me l’ha consigliata. Sono stato attratto dalla biografia presente nella quarta di copertina, essenziale: “Vive a Milano, questo è il suo primo romanzo”. Niente che assomigli ad un curriculum, nessun elenco di esperienze professionali o di vita.
Leggo spesso autrici/autori esordienti, e troppo spesso mi fermo dopo alcune pagine. Questo libro non solo mi è piaciuto, mi ha ridato quel senso di abbandono che provo quando finisco un grande romanzo. Non lo provavo da tempo. Se sai di cosa sto parlando allora hai capito quanto mi è piaciuto.
E poi saremo salvi, questo è il titolo del libro, è di facile lettura, eventi e luoghi sono raccontati con una prosa che posseggono solo autori talentuosi.
Non aggiungo altro, solo l’augurio che sia la prima di una lunga serie di storie che Carati offrirà alla narrativa.
Questo post è tratto da Telegramma, la mia newsletter.