Se fosse una penna a scrivere per noi sarebbe più facile raccontarsi, dire le cose che vorremmo dire. Bambini e adulti, emozioni e sciocchezze.
Ti scrivo un po’ di storie leggere. Anzi leggerissime. Quelle che ti fanno stare bene, che ti liberano e ti portano ovunque. Storie allegre ma non troppo, parole senza mistero.
Ti scrivo storie leggere che tirano fuori da pomeriggi neri, domeniche in solitudine, buchi neri. Quelle storie che leggono tutti: soldati, alcolizzati e preti progressisti.
Ti scrivo una storia leggera, leggerissima, perché non ho voglia di niente, solo di starmene in un quartiere assolato e pensarti, per non cadere.
p.s. una foto che non c’entra niente o forse sì, con la mia classica faccia da leggero babbasone.