Viviamo un tempo dove la comunicazione è parte sostanziale. Passiamo giornate a commentare e condividere storie. Le notizie vivono attraverso i rimbalzi che gli esperti chiamano viralità, una parola poco piacevole ma che rende al meglio l’idea, specie oggi.
Sempre oggi, passo le giornate a svincolarmi da notizie false, pronte ad afferrarmi per alimentare paura, complotti, speranze infondate. Tutti alla ricerca di un nemico che semplifichi le cose.
Eppure basterebbe poco, tipo usare meglio lo strumento diventato protagonista delle nostre vite e che oggi allevia la reclusione forzata: internet. Grazie ad internet oggi possiamo sentire e vedere familiari e amici, ascoltare i nostri artisti preferiti suonare nel proprio salotto, sentirci meno soli.
Spendiamo un click su due per informarci, attratti da titoli e immagini che vengono usati per il solo scopo di attirare la nostra attenzione. Ci sbattono in faccia notizie, adescano la nostra intelligenza per catapultarci in mondi da cui non basta un click per uscirne.
La nota più dolente di tutto ciò è la classe dirigente del paese che partecipa al massacro dell’intelligenza umana per il semplice scopo di apparire sui nostri schermi. Loro che hanno il dovere di pensare prima di esprimersi, il dovere di verificare, il dovere di non raccontare false storie.
Oggi più di ieri, abbiamo un ruolo centrale nella vita dell’altro. Dobbiamo sentirci tutti un po’ più responsabili. Informando e informandoci meglio. Stiamo combattendo una guerra che comunque vada avremo perso, non peggioriamo le cose cercando nemici, piuttosto meritiamoci di restare.
p.s. Cosa c’entra la foto della Tonnara di Scopello con quanto detto? Niente, ma è uno dei posti più belli della Terra ed un ottimo strumento per avere la vostra attenzione.