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Archivi per Gennaio 2018
Agatina
La vita da zingaro mi ha permesso di avere tanti insegnanti. Alle elementari ho avuto una decina di maestri perché ho cambiato ben tre scuole. Me la ricordo ancora la maestra Agata (detta Agatina): cinquantenne bionda, rossetto rosso e girocollo d’oro abbinato a orecchini sgargianti che cambiava ogni settimana. «Giambelluca tu scrivi tanto ma lo fai male, scrivi troppo sporco, n’chiappato, insomma un si capisci nenti Giambellù, come faccio a leggere se non capisco?».
Una nuova fase
Ho tolto i commenti dal blog. Alcuni di voi lo avranno notato, probabilmente ci sarà chi non avrà gradito la cosa e allora ho pensato fosse doveroso scrivere qualche riga a riguardo.
Cose che rimangono
Ho iniziato a scrivere Il tempo di un sorriso a vent’anni, sui sedili degli aeroporti, nelle cuccette dei treni e nei gradoni di alcune stazioni ferroviarie che non esistono più. L’ho pubblicato nel 2013 ed è stato molto apprezzato tanto da spingere l’editore de La Rocca di Carta (Koi Press) a dargli una pettinata e concedergli una seconda vita.
Il tempo di un sorriso è un romanzo breve, la storia del cassetto che raccoglie sogni e amori. Confesso che un po’ mi imbarazza leggerne il contenuto perché penso che avrei potuto scriverlo meglio, ma è molto vero e con pochissime sovrastrutture, come la pagina stropicciata di un diario scritto di pancia.
Mi riempie di orgoglio sapere di gente che ancora oggi lo legge e ne parla bene: la recensione di Daniela Perelli su «Romance non-stop» è bellissima e la ringrazio pubblicamente.