Solo per aver pensato di appoggiare Erice sopra la Scala dei Turchi In Guerra Per Amore merita di essere visto.
Altissime rocce bianche costeggiate da acque azzurre e cristalline che le cartine geografiche mostrano distanti da quello che è uno dei borghi più belli d’Italia. Ma il cinema è anche e soprattutto fantasia, quindi prendiamo due estremità della Sicilia e mettiamole a fare l’una le fondamenta dell’altra: ecco che esce fuori Crisafullo, paese siculo in rappresentanza della Sicilia della seconda guerra mondiale, quella delle bombe, dei fascisti, ma soprattutto dello sbarco americano in Europa.
Pif, Pierfrascesco Di Liberto, attore e regista, ma anche sceneggiatore e palermitano – perché quest’ultimo non è solo un aggettivo ma una caratteristica che chi è nato e cresciuto in una delle città più belle e contraddittorie porta sotto pelle -, ha fatto un nuovo film, il secondo da regista. Il più bello, secondo me.
Dopo La Mafia uccide solo d’estate, film che ha ricevuto molto successo da parte di pubblico e critica, Pif ha pensato bene di tenere stretto lo stile da narratore/documentatore che si porta dietro da Il Testimone – programma televisivo che gli ha dato un’identità – e raccontare una nuova storia, un nuovo film, alzando di molto l’asticella di difficoltà e catapultarsi negli anni ’40.
Arturo Giammaresi (Pif) è emigrato da Palermo a New York dove fa il cameriere in un ristorante italo-americano, lì conosce Flora (Miriam Leone), di cui si innamora a tal punto da arruolarsi e tornare in Sicilia – dove è in corso la guerra – pur di farsi dare il permesso dal padre per poterla sposare.
La storia tra Arturo e Flora è in realtà un pretesto usato dal regista per raccontare uno degli eventi più influenti per la criminalità organizzata in Sicilia: la collaborazione con l’esercito americano che ridà vita alla mafia, spianandone l’ascesa politica.
Attraverso gli occhi candidi e sognanti di Arturo Giammarresi, Pif con grande lucidità espone ogni singolo evento, attuando allo stesso tempo una perfetta commistione fra comico e drammatico. Lo spettatore ride ma allo stesso tempo pondera fatti gravi accaduti e constata piacevolmente questo connubio ed il perfetto equilibrio fra le due componenti.
«Perché In Guerra per Amore è prima di tutto una commedia»
Pif
Il cast messo in piedi da Pif è eccellente. Tanti gli attori siciliani in scena, tra cui Sergio Vespertino e Maurizio Bologna nei panni di Saro e Mimmo, personaggi strepitosi che hanno animato gran parte del film. «Perché In Guerra per Amore è prima di tutto una commedia», ci ha tenuto a precisare più volte lo stesso regista nelle varie presentazioni, perché non bisogna aver paura di usare la parola commedia, anche per raccontare fatti gravi e importanti che hanno segnato la storia della nostra terra.
In Guerra Per Amore è un film solido e sincero, che arricchisce e lascia il segno. Ha un’ironia leggiadra, nonostante un tema importante, e non ha paura di dire, caratteristica che Pif tiene a voler mostrare e diffondere in ogni lavoro che fa, perché sotto la sua pelle c’è ben più di un semplice aggettivo.