Salvatore Giambelluca

Cuntintizza

Devi scrivere una parola, mi ha detto il mio collega rivedendomi a lavoro dopo 15 giorni, una parola auspicabile per il nuovo anno, ha continuato porgendomi il pennarello della lavagna. Non sono particolarmente amante delle parole auspicabili, non per scaramanzia o sì per scaramanzia. Fatto sta che data l’ora presto e la mente vuota ho rimandato la decisione a fine giornata.

Ben tornato! ha esclamato la signora Sacco incontrandomi nelle scale. È un poco che non ti vedevo, sei stato partito? La signora Sacco la mattina presto tiene la porta di casa aperta e pulisce. Dalle sei alle otto è possibile entrarle in casa senza particolari problemi, basta fare attenzione al pavimento bagnato. Inoltre è anche molto sorda, il televisore acceso sintonizzato sul tg5 è possibile sentirlo da casa mia, quattro piani più su.

In palestra un mese dopo – con Natale e Capodanno di mezzo – è stato tipo il viaggio di Santiago. Non hai preso nemmeno un chilo, mi ha detto l’istruttore con tono sorpreso dopo avermi pesato, ma dove minchia sei stato?

Ho mangiato, ho mangiato abbastanza. Nel frattempo a Palermo è venuto il Ministro dei Trasporti ad inaugurare il Tram fianco al sindaco Orlando. Applausi, polemiche, discussioni, proteste, indignazioni, zone traffico limitato. Facebook e Twitter servono anche per stare in mezzo alle discussioni inutili. Io il Tram l’ho visto ieri muoversi con la gente dentro. È stata un’immagine che vale più di mille minchiate scritte sui social.

Serenità, salute, soldi, lavoro, contratto, posto fisso (c.z. docet), viaggi, mare-mare, amore, dieta, smettere di fumare, Champions (ma magari il 5°), sono alcune parole auspicabili scritte nella lavagna dai miei colleghi. Io alla fine ho scritto cuntintizza, che badate bene ha un significato diverso di felicità. La parola del 2016 è Cuntintizza, provate a pronunciarla ad alta voce, suona magnificamente.

Creo cose per internet, fotografo mari e monti, leggo e scrivo storie.