Quando gli ho visto toccare per la prima volta il pallone ho pensato: questo qui è speciale. Era l’estate di due anni fa, lui era un diciottenne alto e potente e proveniva da una delle squadre più prestigiose del mondo: il Manchester Utd. Lo conoscevano in pochi. Giocava nelle giovanili, ma era pronto per giocare con i grandi, diceva il suo allenatore di allora – un certo Sir Alex Ferguson – che ha fatto di tutto per impedirgli di andare via, ma non è bastato: Paul Labile Pogba voleva giocare nella Juventus.
«Lavoro per diventare il migliore del mondo», ha dichiarato più volte.
Oggi è uno dei calciatori più promettenti in assoluto. Secondo molti diventerà tra i tre più forti. Secondo alcuni lo è già.
È stato eletto il miglior giovane del mondiale in Brasile. È stato inserito nella lista dei venti che potrebbero vincere il Pallone d’oro quest’anno. L’unico che gioca in Italia. Non lo vincerà, non quest’anno. Però ieri ha fatto uno dei gol più belli della sua sinora breve carriera: ha rinnovato con la Juve fino al 2019.
Just signed my new contract with Juventus. I want to thank the club for the trust and the tifosi for their support. pic.twitter.com/tyAcegrY1N
— Paul Pogba (@paulpogba) 27 Ottobre 2014
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