Oggi sul pullman c’era una coppia vicino a me. Sui cinquanta, forse sessant’anni. Lui portava una camicia di lino bianca e degli occhiali da sole, credo fossero dei Ray-Ban, le aste simil dorate, di quelli un poco vintage ma che oggi comprerei volentieri. Lei aveva degli occhiali da vista, una montatura leggera, con una corda rossa. Aveva i capelli corti, bellissimi. Erano grigi, lucenti. Lui di capelli ne aveva pochi, ma li aveva. Corti, bianchi, con il ciuffo leggermente all’insù. Lei leggeva un libro di cui non sono riuscito a leggere il titolo, lui reggeva tra le mani La Stampa, ogni tanto lo apriva, sollevava gli occhiali e leggeva con finto interesse, poi lo riavvolgeva e lo posava sulle gambe.
Si tengono per mano, mentre si fanno gli affari loro. Parlano piano. Lei lo avvicina poggiandogli una mano sulla spalla e lui porge l’orecchio. «Che meraviglia, guarda» esclama lei quando dall’autostrada si intravede una vista che toglie il fiato, lui solleva leggermente gli occhiali e accigliando lo sguardo non dice niente. Fanno una scena analoga altre due-tre volte, dopo Isola Delle Femmine e Sferracavallo. Avrei voluto proporgli di cambiare di posto: avrebbero potuto ammirare meglio dal lato in cui ero io, ma non l’ho fatto. No, non sono mai sazio di quella vista.
Arrivati a Palermo lui toglie definitivamente gli occhiali e li infila dentro la tasca della camicia, lei chiude il libro. Guardano fuori, indicano, parlottano. Fanno dei commenti sui palazzi, sui marciapiedi. Il Politeama li fa quasi balzare dal posto. A volte lui si alza per posare o prendere gli oggetti di lei all’interno di un borsone riposto nel vano sopra i sedili.
«Mancano circa dieci minuti» dice lui dopo essere andato a chidere all’autista. Nel frattempo rimette gli occhiali e prende dalla borsa un cappello per lei. Lei ringrazia e suggerisce di fare altrettanto. Sono belli. Sono fighi, fighissimi. Li vorrei abbracciare. Vorrei lasciare loro il mio numero, diventare loro amico. Il cappello bianco a lei le dona. Nel frattempo ha tolto gli occhiali, li ha lasciati cadere sul petto. Lui batte la mano sulla coscia di lei. Sembrano impazienti di arrivare, di vedere, di scoprire. Ancor prima che il pullman si fermi sono in piedi. Lui si tiene in un passamano mentre lei si tiene a lui, stringedolo forte.