Davide Coppo, sulla rivista online Ultimo Uomo, ha scritto un ritratto bellissimo di Gianluigi Buffon. Da dove viene uno dei portieri più forti di sempre e come si è costruito il personaggio dell'”uomo vero”.
Non è facile scrivere qualcosa su Gianluigi Buffon. Perché, innanzitutto, il giudizio collettivo è già stato dato, ed è lo stesso (ma al contrario) giudizio collettivo che si dà a un boia o a un tiranno decaduto, cioè è positivo ad ogni costo, sempre inappellabile, scolpito nel marmo della memoria e dell’orgoglio nazionale. Buffon, per gli italiani, è il portiere più forte del mondo, probabilmente di sempre. È il coraggioso, lo sprezzante e l’indomito. È anche stato raccontato, in maniera più o meno intima, centinaia di volte: le scommesse, la depressione, il matrimonio, i figli, gli scudetti. Lui, è ovvio, si rialza sempre. Di Buffon rimane una maschera, ed è una maschera che è impossibile da togliere, è la maschera del personaggio coraggioso, dello sprezzante e dell’indomito.