Salvatore Giambelluca

Sole

 

Stamattina sono andato a correre. A Villa Giulia, perché al Foro Italico mi pare faccia più caldo la mattina. È vero il mare è più vicino però ero alla ricerca di altissimi alberi che mi facevano riparo. È stato molto bello, come sempre. Una sudata fa sempre bene, mi diceva mia nonna Rosetta quando ero piccolo. Negli ultimi tempi non ci vado spesso a correre. Una volta a settimana, quando mi viene bene. Uno perché è estate, e quindi vabè, due perché ho un nuovo amore che mi fa compagnia nel tempo libero. 

Si chiama Sole. No, non è un cane, e neanche un gatto. È una chitarra. Sono un matto perché ho dato un nome a una chitarra? Probabile. Comunque, ora suono la chitarra. Ammetto che il verbo suonare è ancora molto lontano. Faccio rumore. E mi faccio odiare dai vicini. È una chitarra classica perché dicono che è quella con cui imparare meglio, cioè senza che ti sanguinino le dita. A me le dita per ora non sanguinano però ammetto che i primi giorni sono stati molto duri e mi fermavo spesso. Ora va un po’ meglio ma i calli ancora non sono spuntati.

Sole è di Lei. Lei che me l’ha prestata dicendo che ho talento e che sono nato per suonare. “Me la ridai fra qualche mese, quando avrai imparato”, mi ha detto, “sì però non canto” le ho riposto, perché mi vergogno.
Non so se ho talento. Non so neanche se mai riuscirò a suonare una canzone intera senza fermarmi per posizionare meglio le dita della mano sinistra. So però che quando impugno una chitarra tra le mani, quando la poggio sulla coscia destra, mi sento felice come un bambino. Mi piace. Il suono che creo mi fa rizzare i peli delle braccia e mi fa sfornare un sorriso che mostra i miei grandi denti più o meno bianchi.

Tra quasi un mese è il mio compleanno. Lo scrivo ogni anno – di questi tempi – perché non vorrei che vi trovaste impreparati. La doppia cifra che inizia con il numero tre si avvicina sempre di più ma non ci penso. Ci sono cose più importanti che devono accadere prima. Ma di questo ne riparleremo quando sarà il momento opportuno. Intanto vi auguro una buona estate.

Creo cose per internet, fotografo mari e monti, leggo e scrivo storie.