Uno dei dischi che ho ascoltato di più durante la mia degenza in ospedale, è Che cossè l’amor di Vinicio Capossela. Brano che conosco da anni. Solo oggi però ho deciso di provare a rispondere all’autore, così:
Caro Vinicio,
A proposito della tua bellissima e popolarissima canzone che ha segnato la musica italiana, provo a rispondere alla tua domanda dopo anni di ascolto, con una semplice e banale riflessione maturata in queste lunghe settimane: l’amore è l’energia di tutto. Provo ad articolarla meglio.
Come suggerisci tu, ho provato a chiederlo al vento, poiché io viva io uno dei luoghi più ventosi d’Italia, ma la risposta è arrivata solo dopo che ni hanno aperto la testa e dormito per alcuni giorni, dopo che passi più di un mese dentro un ospedale, sperando di uscire sano e meglio di prima. L’unica forza a cui ti appigli è l’amore. L’energia per le altre persone: amici, conoscenti, famigliari. I volti, caro Vinicio. Quelli sono l’immagine dell’amore. Quando ne rivedi uno che riconosci ti assale un brivido di felicità. Non sentirti mai solo, questo è l’amor, caro Vinicio. È l’energia di un posto d’oltre mare prima di arrivare, come scrivi tu, caro Vinicio. Lo senti su di te ma lo vedi soprattutto ugli altri, sulle persone anziane che si cercano e si abbracciano, si baciano e aspettano un altro giorno per rivedersi.
L’amore è l’energia di tutto. È la forza che muove l’asse terrestre.