Ho tolto i commenti dal blog. Alcuni di voi lo avranno notato, probabilmente ci sarà chi non avrà gradito la cosa e allora ho pensato fosse doveroso scrivere qualche riga a riguardo.
L’idea di togliere i commenti dal blog mi balenava in testa da circa un anno, non perché i commentatori di questo blog fossero molesti ma perché mi ha sempre stuzzicato l’idea di avere un luogo mio che fosse solo mio. Proverò a spiegarmi meglio. Questo blog è nato con l’idea di essere un diario aperto a tutti, dove chiunque (o chi ne sentisse la necessità) poteva lasciare la propria opinione e commentare gli argomenti che trattavo. Grazie ai commenti di questo blog ho scoperto molte cose belle (tra tutte: essere apprezzato come scrittore), ho conosciuto persone simpatiche che in alcuni frangenti mi hanno sollevato l’umore. Non mi piace la parola comunità ma credo di averne creato una in questi nove anni e un poco ne vado fiero.
Con il passare degli anni questo spazio virtuale ha cambiato la sua forma in maniera naturale, i contenuti che scrivo e condivido sono sempre meno, un po’ a causa dei social network e un po’ perché oggi riesco a moderare meglio le cose che vorrei dire al mondo. Dunque questo spazio è diventato un muro (nell’accezione positiva del termine) che saltuariamente imbratto. L’idea di avere un muro dove incido parole a cui nessuno può aggiungere altre parole mi piace molto, perché rende questo spazio più personale ma non per questo non condivisibile con coloro che abbiano voglia di leggerlo.
Comunicare con me è sempre possibile, c’è una pagina di questo blog a cui ho aggiunto un form che basta compilare per raggiungermi. Vi dirò: l’idea di ricevere una vostra email mi affascina molto di più che leggervi in un commento, perché rende il rapporto più personale e intimo.
Mi auguro che questa decisione non sia controproducente e che continuerete a leggere queste pagine ma soprattutto i miei libri: confido nell’intelligenza delle persone e dei miei lettori.
Grazie, con il cuore.