Ho preso la prima multa della mia vita, nell’anno in cui la mia patente compie dieci anni.
Mi è arrivata ieri mattina a casa. Ci ho messo un po’ prima di capire a cosa fosse dovuta. Multa per divieto di sosta, fatta dalla Polizia Municipale di Cinisi.
Ma quando mai io sono andato a Cinisi, penso, esclamo, impreco. Forse una volta da piccolo, per sbaglio, contro la mia volontà.
Potrebbe trattarsi di un errore? No, è la mia targa, sono io.
Provo a pensare meglio, riavvolgo il nastro delle cose fatte due mesi fa, ed ecco la risposta: l’aeroporto di Punta Raisi è nel territorio di Cinisi. Quella mattina che andavo a prendere la donna che mi ha messo al mondo.
Dieci minuti fermo, dentro la macchina, dietro altre macchine, poi la chiamata: sto scendendo dall’aereo.
Scendo dall’auto, mi metto davanti l’uscita ché magari a vedermi si fa prèo e le prendo la valigia.
Ritarda un po’. Di minuti ne passano cinque. Torniamo in macchina. Andato bene il viaggio? Insomma, c’era un po’ di vento. Vabbè. Partiamo.
Fila di macchine. Altra gente che arriva e accoglienze da chi ha preferito non accostarsi.
Di minuti dal mio arrivo ne saranno passati 18. Tre in più di quelli consentiti dalla telecamera della Kiss and Fly.
Cos’è? Domando tra il curioso e l’incazzato al mio collega. La zona dell’aeroporto che per 100€ ti ricorda un bacio che avevi dimenticato.