Ci sono cose che rievocano in noi ricordi essenziali. L’infanzia, per esempio. Bastano finissimi elementi e ci catapultiamo bambini o adolescenti: un sapore, un oggetto, un luogo. Pochi secondi e delle nitide immagini sfrecciano nella nostra testa per poi scivolare sulla pelle.
Da questa notte un elemento che rievocava in me un pezzo di vita non c’è più, perché la vita va avanti veloce, come un treno espresso che fa solo le fermate necessarie, e la fermata che da ragazzino raggiungevo correndo e in cui mi affacciavo per salutare i nonni, rimarrà solo un ricordo.
Più di cento anni di storia, un premio oscar, infinite braccia sventolate, baci-abbracci-lacrime: vivranno per sempre nella mente di chi li ha vissuti, e non più su un binario che portava a casa.
Ciao, Totò. Io la chiamavo così, come l’uomo che quella stazione me l’ha presentata.